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Otranto, la Chiesa di San Pietro

La Storia di Otranto

Il più grande monumento bizantino di tutto il Salento si trova sulla costa adriatica, a Otranto; è la chiesa di S. Pietro, un’opera che richiama i motivi iconografici e architettonici di derivazione serba e macedone, più diffusi nella penisola balcanica. Orientativamente la chiesa di San Pietro appartiene allo stesso periodo di formazione della basilica di Ravenna di cui riprende l’influsso architettonico. E’ pertanto uno dei pochi monumenti del genere tuttora esistenti in Italia.
In origine, l’ingresso doveva essere preceduto da un portico, un elemento che nelle basiliche paleocristiane simboleggiava il passaggio dal mondo profano a quello sacro, dal peccato alla grazia.
Il corpo della basilica, a croce greca, è diviso in tre piccole navate, sostenute da otto colonne: quattro sono incastrate per metà nelle pareti, le altre quattro, poste al centro, reggono una cupola senza tamburo e con finestre aperte nella parte inferiore; un motivo che ricorda il mausoleo ravennate di Teodorico. I capitelli, molto semplici, hanno la forma di un cono capovolto. Le tre absidi sono parallele e sporgenti in forma semicircolare. La chiesa fu per diversi secoli il punto di riferimento insostituibile della vita liturgica locale. Vi officiava il clero greco, che convisse pacificamente con quello latino di Otranto e tenne ben saldi i legami con l’Oriente.
Le scritte epigrafiche superflue, le alterazioni degli affreschi e gli strati di intonaco sovrapposti hanno mutato il volto originario della piccola basilica. L’opera dei “maestri” e degli artigiani salentini è riscontrabile soprattutto negli affreschi raffiguranti racconti biblici e agiografici. E’ evidente l’intento liturgico e didascalico di carattere popolare, rafforzato dalla scelta dei colori (giallo-verdastro, ocra, azzurrognolo, rosso amaranto9 che ricorrono spesso nelle pitture locali. Anche le tegole che ricoprono la cupola e le volte sono di classica fattura salentina; così come il “carparo” (tufo giallognolo), la malta e gli altri materiali che servirono per costruire l’edificio.    

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